venerdì 9 luglio 2010

Arriving Somewhere but not Here

Ho uno strano rapporto con questa canzone. Mi fa da ninnananna, ma in un modo tutto suo.
Una normale ninnananna ti calma, ti coccola, ti porta al sonno in modo dolce. E’ come se ti stesse abbracciando. Lei no. Lei mi porta al sonno, ma è un addormentarsi sfinente. E’ come addormentarsi dopo aver pianto per ore. Sei così sfinito da addormentarti, ma quello che ti tormentava rimane con te, ti tiene tra le sue spire. E così fa lei. Mi da la stessa sensazione di stanchezza, mi porta allo sfinimento del pianto, senza però versare una lacrima. Da cosa dipenda sinceramente non lo so. Non lo so con chiarezza, almeno.
Forse è perché quando è finita con Lui, questa è stata l’unica canzone, delle sue, che ho continuato ad ascoltare. E l’ascoltavo perché mi faceva male. Perché continuavo a piangere ogni giorno, e arrivata alla sera dovevo regolarmi, non essendo sola; quindi piangevo in silenzio, senza crisi e singhiozzi, e lo facevo con lei. Forse è solo che è una canzone sfinente di suo, forse è che mi piace tenermi addosso il male, e lei è un buon male, visto che, quantomeno, mi permette di addormentarmi senza troppi traumi.
Però ecco, lei è la mia canzone jolly. Quando sono stanca, stanca fisicamente, stanca di pensare, quando non ho modo di avere altri jolly accanto a me, Lei è un’ottima soluzione.
Mi spegne la testa, e di questo le sono grata. Anche se quando mi sveglio ho sempre qualche piccolo strascico dei pensieri della notte.
Ma i pensieri si possono affrontare di giorno, no?

2 commenti:

DeviantDark ha detto...

Ever thought from here on in your life begins and all you knew was wrong?

All my designs. Simplified.
And all of my plans. Compromised.
All of my dreams. Sacrificed.


Colleghiamo posti, odori, luoghi, colori, persone, stati d'animo.
E anche canzoni.
Tutto è collegato.
Talvolta è una necessità. Talaltra è un processo automatico che s'innesca senza la nostra volontà.
I collegamenti possono essere stupefacenti. Possono esser dolci. Insignificanti. Dolorosi. Angoscianti.

Il campo di battaglia sul quale affrontare i propri pensieri è vincolante.
Under the sun, there is nothing to hide.
Under the moon, the stranger waits inside.
¹

We fabricate our demons. Invite them into our homes.
Have supper with the aliens, and fight the war alone.
We conjure up our skeletons.
Enlist the den of thieves.
Frightened from our closets.
Then sewn upon our sleeves.

In my stream of consciousness there is a river crying.
Living comes much easier once we admit we're dying.
²

Scusa per il lungo post di citazioni.
Stamattina sono in vena di ritirar fuori vecchi refrain incastrati a mezz'aria nel fondo del mio stomaco.
E scusa se mi son permesso coi Dream Theater, so che non andate granché d'accordo ^_^"

¹: Dream Theater - Trial of tears
²: Dream Theater - Lines in the sand

BlackIris ha detto...


Sul mio blog puoi sbizzarrirti con ricordi, canzoni ecc.
I Dream Theater, mmm, prometto che entro la settimana le ascolto, questa sera non ce la fo proprio. Se mi piaceranno avrai il permesso di nominarli ancora, altrimenti divieto assoluto.
Scherzo XD