venerdì 25 gennaio 2013

Tutto nella norma

Alla fine con Pirandello non ho preso 4, ma 7+ (di nuovo. Odio questa cosa che i professori continuano a metterti il primo voto che hai preso.), e quindi non ho preso la famosa sediata nei denti.
E ovviamente è un male, perché continuo a prendere 7+, 8, 8 1/2 senza fare niente, e questo mi fa incazzare, perché se m'impegnassi un minimo, giusto un'oretta al giorno, arriverei all'esame con tutti 8 e qualche 9, e ne uscirei senza troppi problemi. E invece continuo a complicarmi la vita, non riesco a studiare neanche sotto minaccia, nelle interrogazioni prendo 6 e 7 a culo, solo perché -bene o male- ascolto in classe. E ai compiti lo stesso. Con i temi sugli autori m'è andata di culo per il motivo di prima, con economia, chissà grazie a quale gene, riesco ad andare avanti anche se apparentemente non ho capito nulla. 
Boh. Perché non riesco ad impegnarmi? Dovrei sfruttare questa cosa di ricordare, di avere facilità nell'apprendimento, ma non lo faccio. Vedo gli altri studiare ore e arrivare a malapena al 6, li sento chiedermi "quanto hai studiato?" e non posso rispondergli "e chi ha studiato?!", sembrerebbe un po' una presa per il culo, no?
Devo sbatterci il muso, ma perché, perché? Riesco ad impegnarmi solo in quello che m'interessa, e l'economia no, non m'interessa minimamente. Eppure mi riesce bene. Eppure potrebbe darmi un lavoro, e alla fine mi diverte anche. Il punto è che non è quello che voglio, quindi è come se cercassi di farla fallire, in modo da non crearmi alternative. In modo da dover per forza seguire il corso di studi che voglio, in modo da avere la vita che so che mi renderebbe fiera di me.
Cerco di non crearmi un ripiego, perché so che al minimo dubbio sulla riuscita dell'altra cosa direi "no, ma sai, l'economia mi piace. Potrei essere felice anche facendo conti tutta la vita.". 
Non devo crearmi scappatoie, mi conosco. E mi odio per questo.
Beh, conflitti interni a parte, a gennaio sono giunta al mio primo quarto di secolo. 25 anni sprecati! A volte mi sento terribilmente vecchia, in ritardo... Altre volte, invece, mi dico che 25 anni sono perfetti per un traguardo e per un nuovo inizio, che posso farcela. 
Sono un continuo conflitto. Vorrei essere come alcune persone che conosco: ottimista. Sempre sorridente. Con lo sguardo che cade sempre su qualcosa di positivo, quando accadono cose negative. Immagino che non si possa cambiare la propria natura. La mia inclinazione alla negatività e al crogiolarsi nelle cose tristi mi sarà sempre fedele. 
Spero di mascherarlo, da grande. Spero di poter mostrare ai miei figli, se ne avrò, che il mondo è bello. E che la mamma è una cretina a lasciarselo sfuggire.
Oh, quanti sogni. Penso ai figli e non all'esame che si avvicina inesorabile.
Oh, inguaribile sognatrice, e portatrice a termine di nulla.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Secondo me hai terminato un sacco di cose invece.
Credici in te Iris, credici. Ne varrà la pena.