domenica 1 gennaio 2017

Lights inside me.

Tutto quello che ricordo del 2016 è la paura.
Mi guardo indietro e vedo un lungo corridoio pieno di ricordi grigi, con qualche sprazzo di colore, che nonostante tutto mi dona il calore necessario a non morire.
Vorrei poter ricordare questo anno con la felicità, perché sono sicura di essere stata felice, di aver riso, di aver gioito sinceramente, di essermi commossa e di essere stata serena. Eppure ogni volta che mi giro e ci penso sento freddo, sento la paura, mi viene il vomito.
Negli ultimi due anni ho lavorato sulla positività. Ho cercato di vedere sempre qualcosa di bello, anche nelle giornate più nere, ed ho imparato che c'è sempre qualcosa per cui vale la pena sorridere. Sempre. Eppure la consapevolezza non basta a far vincere il sorriso sulla tristezza, non sempre. Il lato di me che tende a spegnersi è sempre quello che prevale. Chiudermi sotto le mie ali mi verrà sempre più facile che alzare la testa, ridere ed andare avanti.
Mi attacco al passato, come se questo potesse salvarmi dal brutto che mi aspetta dopo, e mi rendo sempre più conto che, invece, mi tiene solo lontana dal bello.
Quando c'è stato il terremoto, i miei primi pensieri non sono stati "hey, sono viva. È tutto ok", ma "qualche settimana fa ero a casa da sola, se fosse successo allora?", "io e panda avevamo discusso una mezz'ora prima, ed avevo pensato di passare la notte sul divano, e se fossi stata sola di là?", e ancora "e se fossi andata sotto a portare l'umido, invece di mettermi a letto, e mi avesse presa per le scale?". Ho fatto decine di pensieri così. Invece di pensare che è andata bene, che sono viva, che non ero sola, che eravamo svegli e quindi pronti a metterci al riparo, che la casa tutto sommato sta bene, io continuavo a pensare "e se...". Mi intrappolo da sola nella tristezza, mi viene più facile attaccarmi alle cose brutte che possono accadere, che credere che esista anche il bello, che sono fortunata e che devo solo buttarmici dentro.
Sono successe tante cose quest'anno, ma io non le ricordo. Mi sembrano secoli. Gli ultimi mesi hanno reso quest'anno buio come il periodo che va dai miei 16 ai 19 anni. Il buio totale. Eppure so che c'è del colore, lo vedo in quel tunnel grigio. Vedo delle luci colorate e sento i pensieri rasserenarsi. Devo solo riuscire a fare pace con gli eventi, essere più zen, prendere il positivo e lasciare andare il negativo. Accogliere i ricordi positivi, lasciando andare quelli che fanno male. Tenere il bello. Imparare.

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