giovedì 22 dicembre 2011

In futuro

Non parlo mai con nessuno dell'università che voglio fare. In realtà, non parlo con nessuno del fatto che voglio fare l'università. Non è una questione di riservatezza, di scaramanzia, come spesso dico, o di chissà cosa. È che le persone non capiscono, non mi conoscono. 
Qualche giorno fa si parlava di università con un conoscente. Mi stava dicendo che facoltà vorrebbero fare gli altri del "gruppo", e poi mi ha chiesto "e tu?". Non volevo rispondere, ma le parole mi sono uscite di bocca. Ho detto la facoltà e lui si è messo a ridere. Quando ha finito mi ha detto "tu, che sei l'anti ***" ed io, per non discutere, mi sono messa a ridere e gli ho detto che scherzavo.
Non me la sono presa. So che lui non mi conosce, so che non è una persona così intelligente. Non che serva intelligenza per conoscermi, ma si deve riuscire a guardare negli occhi una persona, e lui non sa farlo.
Non me la sono presa, dicevo, però mi ha dato fastidio. Perché odio essere giudicata, ed odio chi è convinto di conoscermi, e non conosce neanche una virgola di me. Non sono una persona complessa, l'ho detto anche in altri post. Sono un libro aperto, forse troppo. 
Io so chi sono. So cosa voglio fare, ed il parere della gente non intacca il mio sogno, però voglio vivermi questa cosa serenamente, e meno persone lo sapranno meglio sarà. Al momento conoscono il mio sogno due persone, la mia migliore amica ed il mio ragazzo, e loro sanno perché voglio farlo, e sanno che è quello che è giusto per me. Nehan più di una volta mi ha detto "si vede che è la tua vita, non rinnegarlo. Li vedo i tuoi occhi quando parli di certe cose, lo vedo quanto ti piace, si vede che è il tuo mondo." Mi dice spesso di non rinnegare i miei sogni, ed ogni volta che dico "vabbè, ho 23 anni, inizierò l'università a 25, sarà tardi" lui è li a dirmi che non è mai troppo tardi, e che se buttassi quel sogno nel cesso me ne pentirei per una vita intera. 
Ed ha ragione. Per quanto, a volte, provi a convincermi del fatto che posso fare altro, che sia tardi, che sarà dura...so che la mia vita è quella, e che mi sentirei un fallimento se non ci provassi. So che se entrassi in quel mondo darei tutta me stessa, e sarei una donna fortunata.
Per questo mi arrabbio tanto quando qualcuno dice che l'università, in generale, non è per me, quando qualcuno mi dice che non ho niente a che vedere con certe cose. Perché certe cose sono la mia vita, e nessuno può giudicare quello che sento. 
Mi conosco, e so cos'è giusto per me.

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