mercoledì 8 febbraio 2012

Sbagli

Le persone non fanno altro che lamentarsi. Sempre pronte ad accusare qualcuno per qualcosa, per non vedere gli errori che commettono.
Stanotte ho sognato che mi lasciavi, perché, come al solito, ero finita con l'attaccarti, invece di dirti cosa mi tormentava. Avevo paura, ma invece di dirtelo, ho preferito attaccarti per una stronzata. E tu mi hai lasciata, tra le lacrime.
Mi chiedo spesso come fai a sopportarmi. Negli ultimi 8 mesi (otto mesi, che cosa assurda scriverlo) ti ho trattato malissimo. Ho messo alla prova la tua pazienza non so quante volte. Ti ho attaccato, escluso, cacciato via, lasciato solo...ho dato il peggio di me. Eppure tu sei ancora qui, ed io continuo a chiedermi perché. E l'unica risposta sensata, ora che ci penso razionalmente, è che sei ancora qui perché mi ami. Ed io non voglio rendermene conto, non fino in fondo. Nessuno rimarrebbe con una persona che lo tratta di merda, solo per gioco.
Sono così presa dal mio dolore da non rendermi conto di piantarti un pugnale nel petto ogni volta che sto male. 
Hai sbagliato, ok. La cosa non si cancellerà, e continuerà a farmi male, anche mi auguro che lo farà sempre meno, ma questo non dovrebbe rendermi cieca. Quello che provo per te dovrebbe permettermi di andare avanti ed ignorare quel dolore, e quei pensieri. Eppure spesso non ci riesco. Sono così codarda da chiudermi dentro quel dolore, invece di vivermi la serenità che mi stai donando.
Sono così codarda da avere paura di essere felice, e con questo rendo infelice anche te.
Dovrei solo fare un respiro profondo e buttarmi, perché tanto sotto ci saresti tu a prendermi, e a rendermi la donna più felice del mondo.
Perdonami, se puoi, per tutte le volte che ti ho trattato come l'ultimo stronzo della Terra. Non lo meritavi, così come io non meritavo il tuo amore e le tue carezze, dopo ogni litigio iniziato a causa mia.
Non vedo l'ora di abbracciarti, per poter sentire i nostri cuori battere insieme, finalmente senza paura.
Ti amo, molto più di quanto riesca a dimostrarti.

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