venerdì 3 maggio 2013

Vuoti a rendere

Stanotte ho sognato di tutto e di più. Sono i maledettissimi sogni che fai quando hai finito tutte le lacrime che il tuo corpo poteva produrre, e vai a letto solo perché qualcuno ti ci porta. In realtà, le lacrime le ho finite intorno a mezzanotte, poi fino alle 6 sono rimasta a fissare il vuoto e lui quando faceva qualche rumorino sospetto.
Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, però me lo aspettavo più in la, giugno, magari luglio, col caldo e col cambio di abitudini. Invece è successo ora. La veterinaria ha detto che facendo 2+2 dei vari sintomi si poteva notare che la cosa stesse degenerando. Se avessi avuto un occhio più critico l'avrei fatto e mi sarei preparata, ma probabilmente poi non mi sarei goduta lui al 100%.
Odio i vecchi. Un giorno stanno bene e il giorno dopo neanche si mettono in piedi. La settimana scorsa scendevi le scale saltando gli ultimi tre gradini, ed ora ti metti in piedi giusto per fare i tuoi bisogni. È dura vederti così. Hai smesso di mangiare e di reagire alle flebo, arrivato solo alla seconda. Non t'è mai piaciuto prendere le medicine. Penso che a 16 anni un cane sappia quel che è giusto per il suo corpo. Spero sia così.
Ci hanno chiesto di pensare a metodi più drastici, all'eutanasia. Hai ancora il cateterino nella zampa, in caso decidessimo di sì. Ti guardo, vedo quel cerotto rosso e mi sembra come un timer, che mi dice che devo sbrigarmi a decidere, altrimenti l'aghetto inizierà a darti fastidio.
Come si fa a decidere? In generale mi ritengo favorevole all'eutanasia, anche se ci sono casi e casi. Chi sono io per decidere della vita di un cane? Come faccio a capire come si sente, che pensa? Vedo che è stanco, che i suoi occhi sono spenti e a tratti sofferenti, però... boh. Forse sono solo egoista. Ma è più che altro l'idea di portarlo vivo da una persona di cui ha paura, lasciarlo, salutarlo ed ucciderlo. Con che coraggio posso lasciarlo da chi ha paura, per farlo addormentare per sempre? Non mi ritengo egoista. Così come l'ho fatto per mio nonno, spero anche per lui che le sue sofferenze finiscano il prima possibile. Però in modo naturale, accanto a noi, accanto a chi lo ama.
Non riesco a capire se sbaglio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non stai sbagliando Vale. In quelle situazioni è tutto molto più difficile. E si è meno razionali, soprattutto.
Ma non hai sbagliato.

*abbraccio*